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Cancro della laringe: update diagnosi e terapia 2016

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Il cancro della laringe: un update sulla diagnosi e sul trattamento a Napoli 11-3-2016, presso l’Ordine dei Medici.

Amici e Colleghi,

Vi invito a partecipare al Convegno “I tumori della laringe: gestione multidisciplinare. Impatto del cancro sulla prognosi e sulla qualità della vita.” che si terrà il giorno 11-3-2016 all’Ordine dei Medici di Napoli e provincia.
Questo evento è stato fortemente sentito e voluto dal Prof. Carlo Antonio Leone, Direttore della U.O.C. di Otorinolaringoiatria dell’A.O.R.N. dei Colli – Ospedale Monaldi di Napoli. Scopo del convegno è di sensibilizzare i MMG e gli specialisti ambulatoriali (ORL, oncologi, radioterapisti) alla diagnosi precoce del cancro della laringe. Diagnosi precoce spesso vuol dire prognosi migliore.
Il congresso è gratuito, accreditato ECM ed ha il patrocinio dell’Ordine dei Medici di Napoli (OMCEO) e dell’Associazione Italiana Laringectomizzati (AILAR).
Ci saranno relazioni interessanti sul work-up diagnostico del cancro della laringe, sul ruolo della diagnostica per immagini (morfologica e funzionale), le indicazioni ai principali interventi chirurgici (laser e laringectomie a cielo aperto), indicazioni al trattamento radioterapico e chemioterapico. Si parlerà anche di protesi tracheo-esofagea.
Ci vediamo il 13 marzo all’Ordine dei Medici di Napoli, Vi aspettiamo numerosi.

Dott. Gennaro Russo
AORN dei Colli – Ospedale Monaldi
Segreteria Scientifica

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VPPB (vertigine parossistica posizionale benigna): insuccessi e forme atipiche

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VPPB (vertigine parossistica posizionale benigna): insuccessi e forme atipiche.

Oggi 29 gennaio 2016 presento al XVII congresso della Associazione Ospedaliera Italia Centromeridionale Otorinolaringoiatria una relazione dal titolo “La vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB): insuccessi e forme atipiche.”

La vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB) rappresenta il 30% delle diagnosi nell’ambito delle vestibolopatie nella popolazione generale, con un’incidenza del 0.6% e una prevalenza del 2.4%. Si tratta di una maculo-canalopatia caratterizzata da un eccessivo distacco degli otoconi della macula dell’utricolo e/o da una mancata solubilizzazione degli stessi nell’endolinfa. Il quadro clinico è caratterizzato da sintomi statici (disequilibrio) e sintomi dinamici (vertigine da posizionamento).

I sintomi e segni vestibolo-oculomotori generati da manovre cliniche (esame vestibolare) che rendono “tipica” una VPPB includono l’evocabilità e la risposta alle manovre cliniche (segni e sintomi) e le caratteristiche tipiche del nistagmo (ny) quali latenza, parossismo, inversione in ortostatismo (per i canali verticali) e fatigabilità.

Tuttavia, in una percentuale variabile di casi la vertigine parossistica posizionale benigna (VPPB) può manifestarsi con “atipie” e configurare il quadro di vertigine parossistica posizionale (VPPB) “atipica“. In questi casi, uno o più sintomi e/o segni vestibolo-oculomotori generati da manovre cliniche che rendono “tipica” una VPPB vengono meno. Le “atipie” interessano la latenza (incremento di latenza fino a 20” e oltre), la modalità di comparsa (negatività delle manovre “classiche” di posizionamento di Dix-Hallpike e Pagnini-McClure) e le caratteristiche del ny (presenza di nistagmo down-beat torsionale), la non evocabilità del ny o della vertigine e la refrattarietà al trattamento.

Le diagnosi differenziali includono possibili cause periferiche (deiscenza canalare) e centrali di vertigine da posizionamento, con o senza un ny da posizionamento (down-beat e/o torsionale). Infatti, la VPP da lesione centrale tronco-cerebellare non può essere considerata una VPP “atipica” poiché non è in primis una VPPB.

Le forme “atipiche” di VPPB interessano prevalentemente i canali verticali (CSP>>CSA) e hanno una prevalenza del 7-8%. Conoscere la variabilità di manifestazione clinica e strumentale di questa patologia, che rappresenta la patologia labirintica più frequente in assoluto, permette allo specialista di riconoscere e trattare correttamente tali forme. In questi casi l’esperienza dell’esaminatore stesso rappresenta un valore aggiunto.

Anche le forme “tipiche” di vertigine parossistica posizionale benigna possono essere fonte di insuccessi; se refrattarie al trattamento entrano a far parte delle VPP “atipiche”. In tal caso la riabilitazione vestibolare può essere indicata.

Bibliografia essenziale:

Büki B. Typical and atypical benign paroxysmal positional vertigo: literature review and new theoretical considerations. J Vestib Res. 2014;24(5-6):415-23. Leggi l’abstract
Marcelli, Vestibologia Clinica , Ed. Materia Medica 2013 Acquista il testo
Neuhauser, Epidemiology of vertigo, Curr Opin Neurol. 2007.
von Brevern, Epidemiology of benign paroxysmal positional vertigo: a population based study, J Neurol Neurosurg Psychiatry. 2007.

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Malattia di Menière: trattamento con gentamicina intratimpanica

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Malattia di Ménière: trattamento con gentamicina intratimpanica

Oggi sono a Roma al 7° Workshop Internazionale sulla Malattia di Menière (17-20 ottobre 2015), ho una relazione sul trattamento della Malattia di Menière con iniezioni intratimpaniche di gentamicina. Si tratta di un comune antibiotico aminoglicosidico, che tuttavia viene impiegato, una volta iniettato nell’orecchio medio, per la sua capacità di distruggere in maniera selettiva le cellule dell’apparato vestibolare. Tale molecola mostra selettività per le cellule ciliate di tipo 1 e per le “dark cells”. In questo modo si offre un’alternativa ai pazienti che non beneficiano del trattamento medico.

Recentemente (nel 2016) è stata pubblicata una nuova classificazione della Malattia di Menière, che è un’evoluzione della precedente del 1995 (AAO-HNS) e prevede solo due classi: Malattia di Menière definita e probabile.

I dati dello studio, tra cui quelli relativi all’esame vestibolare, con protocollo di somministrazione di gentamicina a basso dosaggio, mostrano un ottimo controllo dei sintomi vertiginosi, che persiste fino a 4 anni dal trattamento e un miglioramento della disabilità legata alla malattia. L’udito è pressoché invariato nella maggior parte dei pazienti, anche se, come previsto e riscontrato dalla maggior parte degli studi pubblicati in letteratura, una piccola percentuale dei pazienti ha avuto una perdita uditiva importante.

 

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Medico-Chirurgo Specialista in Otorinolaringoiatria ad Afragola

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Otorinolaringoiatra o semplicemente “otorino” ad Afragola: il Medico-Chirurgo Specialista nella patologia della Testa e del Collo, nonché sui disturbi dell’equilibrio e dell’udito.

Lo Studio Medico del Dr. Gennaro Russo, Specialista in Otorinolaringoiatria e Chirurgia della Testa e del Collo ha una sede situata nei pressi di Napoli, nel comune di Afragola.

Napoli sorge quasi al centro dell’omonimo golfo, dominato dal massiccio vulcanico Vesuvio e delimitato ad est dalla penisola sorrentina con Punta Campanella, ad ovest dai Campi Flegrei con Monte di Procida, a nord ovest-est dal versante meridionale della piana campana che si estende dal lago Patria al nolano.

Lo Studio impegna le sue forze e le sue risorse, sia per pazienti adulti che pediatrici, nell’ambito di:

La diagnostica Otorinolaringoiatrica (otorino, ORL) che viene offerta ad Afragola coniuga i continui progressi tecnologici e scientifici con la salute del Paziente, avvalendosi di strumenti e metodologie all’avanguardia e delle migliori risorse umane.

Visita Afragola, ecco i suoi punti di interesse.

Basilica di Sant’Antonio di Afragola
Il santuario, poi elevato a basilica minore, fu eretto in stile barocco a partire dal 1633 con annesso convento dei frati minori riformati dell’ordine francescano, nonostante l’opposizione dei domenicani. L’interno, rivestito di marmi, è a tre navate, con abside e cappelle sul lato sinistro. In Basilica è conservato un miracoloso crocifisso attribuito a frate Umile da Petralia la statua in legno di Sant’Antonio di Padova del XVII secolo collocata in un grande tabernacolo del 1922 conosciuto come “Trono del Santo”, un pulpito marmoreo di Francesco Jerace, e altre opere d’arte di rilievo. Nella sacrestia un dipinto di Agostino Beltranio raffigurante l’apparizione del Bambino Gesù a Sant’Antonio (1630). Sulla sinistra del Santuario si erge l’alto campanile costruito a partire dal 1950.

Il culto di Sant’Antonio ha reso il santuario un celebre luogo di pellegrinaggio (con festa il 13 giugno), facendo di Afragola la “Padova del Sud”. Dal 18 febbraio 1995 il santuario è ufficialmente gemellato con la Basilica di Sant’Antonio in Padova, ma contatti informali sono esistiti da sempre, in quella occasione i Frati Minori Conventuali di Padova donarono alla città una importante reliquia del Santo, conservata in una cappellina nella parte posteriore del Trono del Santo.

Il convento, con il collegio serafico, ospita la Biblioteca del Convento di Sant’Antonio che raccoglie oltre quindicimila volumi, tra cui numerosi pezzi unici o rari.

Piazza del Municipio di Afragola
In origine esisteva come piccolo slargo con il nome di “piazza dell’Arco”. Vi si affacciava la piccola chiesa di San Nicola di Bari. L’antica universitas, organizzazione degli abitanti che rappresentava la città, che si era riunita inizialmente nella chiesa di Santa Maria della Misericordia (piazza Ciampa), prese in affitto nella prima metà del XVIII secolo alcuni ambienti di “palazzo Tuccillo” in via San Giovanni.

Nel 1860 si decise di abbattere alcuni edifici, compresa la chiesa di San Nicola, tra la via suddetta e il vicolo dell’Arco per creare una piazza antistante; fallite le trattative per l’acquisto del palazzo Tuccillo, una nuova sede municipale fu eretta nel 1870 sul fondo della piazza, ad opera degli architetti Carlo Ciaramella e Francesco Danise.

Sull’attuale piazza si affaccia anche il “palazzo Migliore”, del XVII secolo.

Castello di Afragola
Documentato dal 1495, fu probabilmente costruito dopo il 1420 dalla famiglia che deteneva in quel momento il feudo di Afragola (Capace-Bozzuto). Secondo la tradizione fu residenza della regina Giovanna II d’Angiò. Si presentava in origine come un vasto quadrilatero protetto da quattro torri e circondato da un fossato, più tardi riempito.

Nel 1571 fu venduto alla universitas, corrispondente all’attuale comune. In stato di degrado fu venduto nel 1726 a Gaetano Caracciolo duca di Venosa, che lo restaurò. Nuovamente in abbandono alla fine del secolo, vi fu installato un orfanotrofio.

Attualmente il castello ospita una scuola dell’infanzia e primaria paritaria, denominata Addolorata, il cui ente gestore è la Città di Afragola, la cui frequenza è gratuita. Tale scuola è erede dell’orfanotrofio gestito dalle Suore Compassioniste Serve di Maria nel secolo scorso in base a un protocollo d’intesa, non più vigente, siglato tra la fondatrice della Congregazione, la beata suor Maria Maddalena Starace, e l’amministrazione comunale. La Congregazione ha ancora una comunità nel castello, che ospita anche il centro di accoglienza diurno “Il Bruco”, semiconvitto per ragazzi in difficoltà gestito da una cooperativa sociale.

Villa comunale di Afragola
Esiste anche un parco, vicino alla basilica di S. Antonio, adibito a villa comunale. Detto dai ragazzi del posto “La pineta”, è un importante luogo di ritrovo per i giovani è le famiglie, ospitando concerti e manifastazioni varie.

Altre chiese di Afragola
Il territorio comunale di Afragola è disseminato di chiese e cappelle, quasi tutte di rilevante interesse storico-artistico, architettonico o culturale. Ad eccezione di Santa Maria la Nova e di alcune cappelle non più esistenti in località Cantariello e in contrada Salice, gli edifici di culto sono tutti situati nell’abitato principale del Comune. Negli anni ’60 il territorio risultava essere suddiviso in oltre 40 parrocchie, ridotte a 12 negli anni ’90 e rimaste, attualmente, a sole 8 con l’ultimo ridimensionamento operato dalla Diocesi di Napoli, che ha anche esteso i confini del decanato a Casoria (precedentemente, il decanato, XV, si chiamava “Afragola” e comprendeva il territorio del comune di Afragola precedente all’istituzione del comune di Casalnuovo di Napoli). Tali riforme si sono rese necessarie, nonostante l’incremento della popolazione, a causa della penuria di sacerdoti secolari.

Le chiese più antiche e le chiese più rilevanti sotto il profilo artistico sono le seguenti:

-Parrocchiale di Santa Maria d’Ajello di Afragola. Fondata nel 1190, si trova in pieno centro storico. Secondo la tradizione ha inglobato una precedente cappella, esistente prima di Santa Maria la Nova. Fu rimaneggiata nel 1583 (aggiunta delle navate laterali) e nel 1780. In una cripta sotterranea erano ospitate le tombe. Conserva dipinti di Giovan Angelo Criscuolo (tardo Cinquecento), di Alessandro Viola (1695) e di Angelo Mozzillo, che era peraltro un parrocchiano (1787). Sulla sinistra della chiesa le si accostò tra il 1603 e il 1608 la cappella della Confraternita dell’Immacolata Concezione, ristrutturata nel 1867. Conserva un dipinto di Girolamo Imparato.
-San Marco in sylvis di Afragola (che insieme a San Marco all’olmo costituisce la parrocchia di San Marco evangelista). Costruita in un territorio all’epoca campestre e forse paludoso (donde il complemento di termine in sylvis) probabilmente intorno al 1179, fu diverse volte rimaneggiata (in particolare si ebbe un innalzamento del pavimento). Alla costruzione originaria risale il campanile. Sul muro esterno dell’abside è inserita la pietra di San Marco, sulla quale, secondo la devozione popolare, si sarebbero seduti in momenti diversi San Marco e San Gennaro. Nel XVII secolo la sede parrocchiale fu trasferita a San Marco all’olmo (costruita nel 1615 e ampliata nel XIX secolo), più facilmente accessibile.
-San Marco all’olmo di Afragola (sede della parrocchia di San Marco evangelista). Fu eretta nel 1615, in séguito a un decreto della curia arcivescovile di Napoli finalizzato a dotare le anime del quartiere di Casavico, la cui chiesa parrocchiale era San Marco in sylvis, di una cappella più facilmente accessibile. Nonostante il successivo ampliamento, dovuto al progressivo trasferimento degli uffici parrocchiali, mantiene ancora la struttura originaria, di cui è intatto il puro stile barocco. Nonostante l’espansione del XX secolo che ha determinato l’urbanizzazione totale della zona intorno alla chiesa di San Marco in sylvis, più popolosa rispetto alla parte storica di Casavico, gli uffici parrocchiali sono rimasti ubicati a San Marco all’olmo.
-Parrocchiale di San Giorgio martire di Afragola. Situata alle spalle del Castello, fu eretta tra il 1695 e il 1702 al posto di una precedente cappella. Questa, attestata dal 1131 e rimaneggiata nel 1380, sorgeva nel punto più alto della città e andò distrutta nel terremoto del 1688. La cupola, opera dell’architetto Blasotti, fu realizzata nel 1741. Il campanile, di Mario Gioffredo, è del 1772. Accanto è possibile ammirare la cappella dell’Ave Gratia plena, rimasta intatta sin dal XII secolo, anche se chiusa al pubblico perché in corso di restauro (in realtà il restauro è stato deliberato e autorizzato dalla competente soprintendenza già da diversi anni, ma non è mai partito).
-Parrocchia del Sacratissimo Rosario di Afragola. Eretta nel 1602 insieme al vicino convento dei domenicani, si trova in centro storico. Ha subìto diversi rimaneggiamenti e fu restaurata da ultimo nel 1989 a seguito dei danni subiti nel terremoto del 1980.
-Chiesa madre del cimitero di Afragola (rettoria). Di stile neoclassico, fu eretta, su progetto dell’architetto Ferdinando Patturelli, nel 1841, quando fu costruito il nuovo cimitero in località Cantariello.
-Santa Maria della misericordia di Afragola: edificata alla fine del XV secolo dall’Ordine dei servi di Maria, subì radicali rifacimenti nel 1857, nel 1938 e nel 1970. Si trova in via Ciampa.
-San Giovanni battista di Afragola. Innalzata presso l’attuale piazza Municipio (ove è situata anche la chiesa di San Giuseppe) tra il XV e il XVI secolo, fu rimaneggiata nel 1784.
-Santuario dei Sacri Cuori di Afragola. Situato nel centro storico vi è annesso il convento dei Missionari dei Sacri Cuori di Gesù e Maria fondati da San Gaetano Errico. Nel complesso monumentale è situato un teatro con oltre 500 posti a sedere; il teatro, intitolato a P.Giuseppe Bottiglieri e danneggiato dal terremoto del 1980, è stato riaperto dopo i lavori di ristrutturazione nel 2010.
San Michele arcangelo. Costruita agli inizi del Novecento su modello classicheggiante, è stata soppressa come sede parrocchiale con la costruzione del rione Salicelle, la cui chiesa, intitolata al santo medesimo, è stata eretta in sede parrocchiale.
Altre sedi parrocchiali sono Sant’Anna e Santa Maria delle grazie.

Tra le numerose sedi parrocchiali soppresse sono da ricordare Sant’Antonio abate (via Antonio Guerra), Santa Veneranda (piazza Ciampa), Santa Maria delle grazie (via Domenico Morelli, angolo via Arturo de Rosa, che fu sostituita dalla nuova sede) e varie chiese non parrocchiali intitolate alla Madonna, come quella dell’Immacolata (Via Milano) o del Rosario di Pompei (Corso Vittorio Emanuele).

Rilevantissima sotto il profilo storico – artistico è, infine, la chiesa di Santa Maria La Nova, detta Scafatella, intitolata alla Madonna di Costantinopoli, situata nella borgata Capo Mazzo (di fronte all’ingresso dei centri commerciali della contrada omonima). Si è ritenuto che risalisse al XII secolo, ma recenti studi ne hanno posticipato la costruzione al XV.

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Dr. Gennaro Russo – Facebook

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Ciao a tutti,

Ho creato la mia pagina Facebook dal titolo “Otorinolaringoiatria, disturbi dell’equilibrio e dell’udito” per parlare con amici e pazienti di alcune delle più frequenti patologie che interessano la branca dell’Otorinolaringoiatria. Tra di essi troveranno ampio spazio i disturbi dell’equilibrio e dell’udito.

Facebook è un servizio di rete sociale lanciato nel febbraio 2004, posseduto e gestito dalla società Facebook Inc., basato su una piattaforma software scritta in vari linguaggi di programmazione. Il sito, fondato ad Harvard negli Stati Uniti da Mark Zuckerberg e dai suoi compagni di università Eduardo Saverin, Dustin Moskovitz e Chris Hughes, era originariamente stato progettato esclusivamente per gli studenti dell’Università di Harvard, ma fu presto aperto anche agli studenti di altre scuole della zona di Boston, della Ivy League e della Stanford University.

In medicina, l’Otorinolaringoiatria è la disciplina chirurgica specialistica che si occupa del trattamento medico e chirurgico delle patologie dell’orecchio, del naso, della faringe, della laringe e delle altre strutture correlate della testa e del collo, tra cui anche il trattamento chirurgico alla tiroide e paratiroidi, nonché quello medico e chirurgico alle tonsille e alla ghiandola parotide, la più grande ghiandola salivare.

Nonostante le diverse parti appaiano poco correlate, è comune che siano affette congiuntamente da uno stesso processo patologico, sia esso infettivo, tumorale, traumatico o di altra natura, per cui vengono trattate da uno specialista unico. È per questo motivo che l’Otorinolaringoiatra tratta anche la patologia del nervo facciale, che segue un decorso anatomico proprio nelle regioni menzionate precedentemente.

L’Otorinolaringoiatra è quindi il chirurgo di riferimento per interventi riguardanti non solo la triade anatomica di orecchio, naso e laringe, ma anche del distretto cervico-facciale e del basicranio in generale. Il termine deriva direttamente dal greco ὠτορινολαρυγγολογία che sta appunto per studio di orecchio, naso e laringe rispettivamente.

Ad oggi ho già pubblicato diversi articoli, consultabili sulla pagina Facebook.Vi incoraggio a commentare gli articoli, intervenire e fare domande.

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Vertigine e disturbi dell’equilibrio: Dott. Gennaro Russo, Otorino

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Vertigine e disturbi dell’equilibrio: Dott. Gennaro Russo Otorino.

Lo Studio Medico del Dr. Gennaro Russo, Specialista in Otorinolaringoiatria (otorino, ORL) e Chirurgia della Testa e del Collo ha una sede situata nei pressi di Napoli, nel comune di Afragola.

Napoli sorge quasi al centro dell’omonimo golfo, dominato dal massiccio vulcanico Vesuvio e delimitato ad est dalla penisola sorrentina con Punta Campanella, ad ovest dai Campi Flegrei con Monte di Procida, a nord ovest-est dal versante meridionale della piana campana che si estende dal lago Patria al nolano.

Lo Studio impegna le sue forze e le sue risorse, sia per pazienti adulti che pediatrici, nell’ambito di:

La diagnostica Otorinolaringoiatrica (otorino, ORL) che viene offerta ad Afragola coniuga i continui progressi tecnologici e scientifici con la salute del Paziente, avvalendosi di strumenti e metodologie all’avanguardia e delle migliori risorse umane.

Vertigine e disturbi dell’equilibrio: Dott. Gennaro Russo ORL.

La vertigine è un sintomo caratterizzato dall’illusione di rotazione o movimento. La vertigine è causata da un alterato funzionamento del sistema dell’equilibrio o apparato vestibolare, che può manifestarsi sotto forma di un’asimmetria periferica acuta o una dismodulazione centrale acuta del guadagno del riflesso vestibolo-oculomotore (VOR). Vertigine dal latino vertere (ruotare).
Il disequilibrio, a differenza della vertigine, è un sintomo meno specifico e non topodiagnostico. Esso è descritto come incapacità a mantenere l’equilibrio. Topodiagnostico vuol dire che non è specifico di una lesione dell’apparato vestibolare, ne tantomeno può escludere una lesione dell’apparato vestibolare stesso. Tale sintomi, infatti, può essere causato da patologie del labirinto e del sistema vestibolare centrale.

La valutazione clinica del sistema dell’equilibrio prende il nome di esame vestibolare o esame otoneurologico. Può essere eseguito anche a letto dell’ammalato (bed-side examination) e comprende una batteria di test, strumentali e non.
– L’esame vestibolare si effettua con sistemi di inibizione della fissazione visiva, quali occhiali di Frenzel, per evitare l’attivazione dell’arco di Ito (retino-cerebello-vestibolo-oculomotore) che inibirebbe un nistagmo di origine periferica.
– L’esame prevede lo studio e la registrazione del nistagmo (Ny) spontaneo, evocato da manovre cliniche e da manovre strumentali; inoltre si ricercano segni non nistagmici.
L’esame vestibolare deve fornire, in conclusione, informazioni circa la simmetria/asimmetria acuta/cronica dell’attività vestibolare in condizioni statiche e dinamiche e lo stato delle vie vestibolari tronco-cerebellari. In questo modo si può distinguere una vertigine periferica da una centrale.

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Aversa (Caserta): Medico-Chirurgo Specialista Otorino, disturbi dell’equilibrio e dell’udito

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Aversa (Caserta): Medico-Chirurgo Specialista in ORL, disturbi dell’equilibrio e dell’udito.

Lo Studio Medico del Dr. Gennaro Russo, Specialista in Otorinolaringoiatria (otorino, ORL) e Chirurgia della Testa e del Collo ha una sede situata nei pressi di Caserta, nel comune di Aversa.

Il comune di Caserta comprende, oltre al capoluogo, anche ben 23 frazioni, per una superficie totale di 56 km². Prima contea normanna del meridione d’Italia, nonché comune capofila del II mandamento del circondario di Caserta fino al 1927, la città di Aversa è posta al centro di un territorio pianeggiante conosciuto come agro aversano, vasta area rurale dell’antica Terra di Lavoro nota anche come Campania Felix. Aversa è nota anche per aver dato i natali al celebre musicista e compositore Domenico Cimarosa, figura centrale dell’opera, in particolare di quella buffa, del tardo Settecento.

Lo Studio impegna le sue forze e le sue risorse, sia per pazienti adulti che pediatrici, nell’ambito di:

La diagnostica Otorinolaringoiatrica (otorino, ORL) che viene offerta ad Aversa coniuga i continui progressi tecnologici e scientifici con la salute del Paziente, avvalendosi di strumenti e metodologie all’avanguardia e delle migliori risorse umane.

Vieni a trovarci allo Studio Medico del Dr. Gennaro Russo ad Afragola (Napoli).

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Afragola: Medico-Chirurgo Specialista Otorino

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Medico Specialista Otorino ad Afragola: diagnosi e trattamento dei disturbi dell’equilibrio e dell’udito.

Lo Studio Medico del Dr. Gennaro Russo, Specialista in Otorinolaringoiatria (otorino, ORL) e Chirurgia della Testa e del Collo ha una sede situata nei pressi di Napoli, nel comune di Afragola.

Napoli sorge quasi al centro dell’omonimo golfo, dominato dal massiccio vulcanico Vesuvio e delimitato ad est dalla penisola sorrentina con Punta Campanella, ad ovest dai Campi Flegrei con Monte di Procida, a nord ovest-est dal versante meridionale della piana campana che si estende dal lago Patria al nolano.

Lo Studio impegna le sue forze e le sue risorse, sia per pazienti adulti che pediatrici, nell’ambito di:

La diagnostica Otorinolaringoiatrica (otorino, ORL) che viene offerta ad Afragola coniuga i continui progressi tecnologici e scientifici con la salute del Paziente, avvalendosi di strumenti e metodologie all’avanguardia e delle migliori risorse umane.

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Otorinolaringoiatria, questa disciplina sconosciuta.

1. Sviluppi

L’otorinolaringoiatria (otorino, ORL) ha cominciato a strutturarsi, come branca specialistica, verso la fine del 19° sec. e all’inizio del 20°. I progressi biomedici e tecnologici hanno via via ampliato e approfondito le possibilità diagnostiche e terapeutiche. Per es., è stato possibile abbandonare i vecchi e approssimativi metodi audiometrici ricorrendo a moderni apparecchi elettronici (audiometria); e, nel campo chirurgico, eseguire interventi su zone estremamente circoscritte (per es., a carico della membrana timpanica e dell’orecchio medio e interno), grazie all’uso dell’otomicroscopio operatorio, costituito da un microscopio binoculare a vari ingrandimenti. L’o. ha così subito profonde innovazioni che ne hanno ampliato i confini e hanno determinato il realizzarsi nel suo stesso ambito di nuove branche. Fra queste, in particolare, l’audiologia, la foniatria, la broncoesofagologia, la o. pediatrica, la otoneurologia hanno raggiunto tale dimensione da aver acquisito un profilo autonomo.

In particolare, l’otoneurologia si occupa dello studio, sotto i vari aspetti (compresi quelli diagnostici e terapeutici), dell’apparato vestibolare e delle sue connessioni anatomiche e funzionali con altri distretti del sistema nervoso centrale.

2. Diagnostica

In campo diagnostico ha assunto grande importanza l’impiego dei radioisotopi con l’utilizzazione di metodiche attinte dalla medicina nucleare come l’adenolinfoscintigrafia, la scintigrafia positiva, e, soprattutto, la scialoscintigrafia morfologica e funzionale. L’adenolinfoscintigrafia sfrutta la capacità di taluni radioisotopi di diffondere dal luogo di iniezione lungo vie linfatiche di drenaggio proprie del distretto in esame, e di accumularsi a livello delle stazioni linfonodali. In caso di impegno metastatico le stazioni suddette non fissano il radioisotopo: il conseguente ‘silenzio’ scintigrafico ne denuncia la compromissione. La scintigrafia positiva ha a sua base l’attitudine di taluni radioisotopi ad accumularsi elettivamente in tessuti tumorali. La scintigrafia delle ghiandole salivari (scialoscintigrafia), infine, utilizza la proprietà delle ghiandole salivari di eliminare lo iodio e derivati. Più che lo iodio radioattivo viene impiegato il tecnezio (99Tc) che, iniettato per via endovenosa, si accumula in breve tempo in corrispondenza delle ghiandole salivari maggiori, consentendo così il rilievo scintigrafico di quadri morfologici di sicuro e definito significato clinico. È inoltre possibile, valutando i tempi di eliminazione del radiocomposto, eseguire uno studio funzionale delle ghiandole salivari stesse, studio utile soprattutto nella diagnostica delle cosiddette scialoadenosi.

Anche l’elettronica ha offerto alla o. strumenti di pratico impiego e notevole utilità, specialmente a fini diagnostici. In particolare, il computer è divenuto insostituibile in vestibologia, consentendo analisi dettagliate e corrette dei vari parametri nel nistagmo, da ciò derivandone elementi utili per diagnosi anche fini, specie per quanto attiene alla patologia delle vie vestibolari centrali.

Tra le metodiche diagnostiche e di controllo hanno assunto una notevole applicazione pratica la rinoreomanometria che consente lo studio computerizzato dei flussi d’aria nel naso.

3. Chirurgia

La chirurgia dell’orecchio ha registrato cospicui progressi nel campo della otoneurochirurgia, nella quale si è affermato un nuovo tipo di approccio alle strutture dell’orecchio interno, per via transtemporale. Si tratta di una chirurgia di confine fra o. e neurochirurgia, nella quale uno sportello nell’osso temporale prima, la divaricazione del lobo temporale poi, offrono un’ampia ‘luce’ chirurgica sulla rocca petrosa, consentendo quindi interventi operatori di particolare delicatezza sul condotto uditivo interno (per es., asportazione di neurinomi dell’acustico, sezione della branca vestibolare dell’ottavo nervo cranico ecc.).

Altrettanto importanti i progressi della chirurgia laringea. Speciali sussidi tecnici consentono non solo rilievi diretti e ottimali di distretti laringei male esplorabili con le abituali metodiche endoscopiche (come il ventricolo di Morgagni e la regione sottoglottica), ma anche la possibilità di eseguire, con l’ausilio del microscopio operatorio, una vasta gamma di atti chirurgici: dall’asportazione di polipi e di lesioni precancerose alla decorticazione delle corde vocali e alla cordectomia.

Tra le metodiche della chirurgia laringea, figurano le laringectomie ricostruttive, la cui finalità è di ovviare alle mutilazioni delle laringectomie totali tradizionali. Nelle tecniche operative è consolidato l’uso dell’endoscopio nella cura della poliposi recidivante, coadiuvato da altri strumenti come il microdebrider (una sorta di tornio a testina aspirante e abrasivo-oscillante), o il microscopio-laser per vaporizzare polipi e tumori delle corde vocali, o la cura chirurgica dell’otosclerosi (sostituzione della staffa con un pistone artificiale), o l’impianto cocleare.

Dott. Gennaro Russo
Medico-Chirurgo, Specialista in Otorinolaringoiatria
C.so Garibaldi 38 – Afragola
Prenotazioni: 333-1140738


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