La piramide nasale o naso esterno
Nella vista laterale della piramide nasale è riconoscibile una parte ossea formata dalle ossa nasali, dal processo frontale del mascellare e dal processo nasale del frontale ed una parte cartilaginea formata dalle alari, dalle triangolari, dalla quadrangolare e dalle cartilagini sesamoidi.
In alcuni casi la piramide nasale può essere caratterizzata dalla presenza del “gibbo” (dal latino gibbus, gobba): la parte ossea è formata dalle ossa nasali, mentre quella cartilaginea dalla cartilagine quadrangolare e dalle triangolari. Sulle ossa nasali si possono individuare 4 punti anatomici che permettono di caratterizzare il profilo del dorso nasale:
#nasion è il punto mediano della sutura naso-frontale in cui le ossa nasali si congiungono con i processi nasali delle ossa frontali
#sellion è il punto più basso della depressione delle ossa nasali (non è sempre presente)
#kyphion è il punto più prominente delle ossa nasali
#rhinion è il punto più caudale delle ossa nasali sulla linea mediana che marca la giunzione con il setto cartilagineo a livello della Keystone area
Sebbene la cartilagine quadrangolare e le triangolari siano separate, esse hanno una derivazione embriogenica comune dalla fossetta olfattoria. Nello specifico la cartilagine quadrangolare deriva dalla fusione delle due crus mediali delle cartilagini triangolari (dei due lati), invece la cartilagine triangolare propriamente detta ne rappresenta la sola crus laterale. Il dome in questo caso è formato dalla articolazione del setto con la triangolare a livello della Keystone area.
Vista dal basso della piramide nasale osteo-cartilaginea. La cartilagine alare determina l’aspetto alla punta del naso: ha una forma ad arco in cui si distinguono una parte mediale ed una laterale dette “crus” (dal latino gamba). Il punto in cui avviene il passaggio dalla crus mediale a quella laterale si chiama “dome” (dal latino cupola). Le cartilagini alari si trovano in continuità con la cartilagine quadrangolare del setto sulla linea mediana. Lo sviluppo più o meno marcato si una o entrambe le crus e il rapporto con la cartilagine del setto sono responsabili della forma della punta del naso, che è una caratteristica dì unicità che contraddistingue il naso si ciascun individuo.
In alcuni casi la presenza del gibbo può essere corretta (completamente o in parte) mediante il rinofiller, che deve essere considerato molto più di un filler o riempitivo. Con il termine #rinofiller si intende il trattamento dei difetti del naso esterno mediante infiltrazione di acido ialuronico. Sinonimi comunemente impiegati per descrivere questa procedura sono “rinoplastica liquida” e “rinoplastica non chirurgica”.
Il Dott. Gennaro Russo è Dirigente Medico presso la UOC Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale dell’Ospedale Monaldi di Napoli. Svolge attività clinica, chirurgica e di ricerca su chirurgia oncologica e disturbi dell’equilibrio.