Cancro della laringe
L’incidenza (numero di nuovi casi) del cancro della laringe negli Stati Uniti è di 3.3/100.000 casi per anno, il tasso di mortalità annua è pari 1.1/100.000 casi per anno, in relazione al periodo 2007-2011.
Il cancro della laringe è relativamente raro, infatti la probabilità di avere una diagnosi di cancro della laringe nel corso della vita è molto bassa, pari allo 0.8%.
Nel 2011, nei soli Stati Uniti la prevalenza del cancro della laringe era pari a 89.265 casi. Nel corso degli anni si è ridotta l’incidenza, tuttavia la sopravvivenza è rimasta pressoché invariata.
L’attenzione alla preservazione delle funzioni della laringe e gli approcci conservativi, che hanno gradualmente rimpiazzato la laringectomia totale come trattamento primario, sono, con buona probabilità, alcune delle ragioni alla base del fallimento nell’incremento della sopravvivenza del cancro della laringe nel corso degli ultimi 30 anni.
La maggior parte delle diagnosi vengono effettuate tra i 55 e i 74 anni; ne sono affetti prevalentemente gli uomini.
Recentemente è stato pubblicato su Acta Otorinorhinolaryngologica Italica un lavoro (Leone CA, Russo G) che include una delle casisitiche italiane più ampie sul trattamento chirurgico del cancro della laringe con l’intervento di laringectomia sopracricoidea (o laringectomia parziale o subtotale). Tale intervento prevede l’asportazione della parte di laringe situata al di sopra della cartilagine cricoide, e la conseguente e necessaria preservazione delle strutture critiche per le funzioni laringee naturali quali respirazione, fonazione e deglutizione. Candidati a questo tipo di chirurgia sono i pazienti affetti da un carcinoma squamocellulare stadiato come cT1b, cT2, cT3 selezionati con aritenoide mobile e cT4a selezionati ad estensione anteriore. Lo stato dei linfonodi laterocervicale è il più importante fattore prognostico: sono candidabili ad intervento di linfoadenectomia laterocervicale sia pazienti cN0 (svuotamento funzionale) sia pazienti cN1 (svuotamento selettivo).
L’esame di scelta per i pazienti che hanno notato un cambiamento della propria voce (disfonia) è la laringoscopia a fibre ottiche, che permette di valutare l’anatomia della laringe, la presenza e l’estensione di eventuali lesioni, sia in in condizioni statiche sia dinamiche. Si impiega a tale proposito, una fibra ottica (rigida o flessibile), una sorgente di luce fredda (xenon o led) e un sistema di acquisizione possibilmente ad alta definizione (HD).
Fonte: http://seer.cancer.gov/statfacts/html/laryn.html
Il Dott. Gennaro Russo è Dirigente Medico presso la UOC Otorinolaringoiatria e Chirurgia Cervico-Facciale dell’Ospedale Monaldi di Napoli. Svolge attività clinica, chirurgica e di ricerca su chirurgia oncologica e disturbi dell’equilibrio.